lunedì 30 giugno 2008

Il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo.



In quel tempo, Gesù, vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: “Maestro, io ti seguirò dovunque andrai”. Gli rispose Gesù: “Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. E un altro dei discepoli gli disse: “Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre”. Ma Gesù gli rispose: “Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti”.

(Matteo 8,18-22)

La folla molto spesso è sinonimo di caos e confusione, l'ordine di passare all'altra sponda è un gesto di discernimento perchè solo chi veramente ama Gesù è disposto a seguirlo. Come lo scriba e l'altro discepolo,che dichiarano di volerlo seguire ovunque, così anche noi dobbiamo tenere ben presente che seguirlo equivale a rinunciare ma anche ad essere liberi da vincoli e dalla morte che ci tiene schiavi di noi stessi. Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo perchè è il più libero delle creature, Lui creato prima di tutto e in vista di tutto è stato liberato da ogni legame e così privo di peccato. Ecco cosa lo rende ancor più vicino al Padre, tutto ciò che noi possediamo e che invece ci allontana drasticamente da Lui. Come sarebbe bello poter vivere più liberi degli uccelli del cielo e poter rinascere a vita nuova esser liberi da ogni legame e dal dover seppellire ogni giorno i nostri insuccessi e delusioni. O Signore siamo stanchi di posare il nostro capo su soffici guanciali che di dolce hanno ben poco, aiutaci ad adagiare la nostra vita sulla dolcezza del tuo cuore, solo innamorandoci di Te avremo la forza di attraversare fiumi e scavalcare tutti gli ostacoli che ci rendono moribondi, aiutaci a Vivere di Te, con Te e per Te.

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