giovedì 11 novembre 2010

Il regno di Dio è in mezzo a voi.

Luca 17,20-25

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».





Chi vuole incontrare Dio sa benissimo di non dover cercare chissà in quale posto! Dio non va scovato ma riconosciuto " il regno di Dio è in mezzo a voi" e non ci chiede chissà quale fatica fisica per trovarlo se non l'unico sforzo di scalare le nostre montagne, di smussare gli angoli del nostro cuore quasi sempre appuntiti... e non è cosa facile questa! La battaglia che si intraprende con se stessi è sempre la più difficile da condurre " Ma prima è necessario che egli soffra molto". E' una battaglia intima che se portata avanti con fede, carità e speranza ci vedrà più che vincitori perchè vedremo il tanto sperato Regno di Dio e "noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è". Non lasciamoci illudere o gestire da false guide, a loro il semplice compito di indirizzare il nostro cammino, a noi, poi, la reale visione, l'incontro effettivo...

giovedì 4 novembre 2010

"Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte"


Dal momento che l'uomo entra in contatto col peccato Dio si adopera in mille modi per riportarlo allo stato di grazia. Questo fa con il suo popolo per anni e anni, e la sua opera trova il culmine in Gesù Cristo colui che ha il "primato su tutte le cose" colui che racchiude in sè tutto il progetto di salvezza. Gesù Buon Pastore non è solo l'immagine di un bravo custode del gregge ma è la promessa fatta dal Padre, è la guida, la chiave, la porta d'accesso, la fine e l'inizio, la "testata d'angolo" è colui che condurrà tutti "Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato" al Regno. Grande è l'amore, grandissima la cura con la quale ci sceglie, ci cerca, ci chiama, ci ammaestra e ci salva; tanta delicatezza e immensa misericordia, sempre pronto a perdonare e mettere da parte il nostro peccato e ogni nostra mancanza, perchè occorre fare festa " bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E noi chi siamo per permetterci di giudicare un nostro fratello peccatore e magari esser gelosi dell'amore che il Padre ha per lui? E' vero che spesse volte siamo invidiosi "Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?" perchè siamo miseri e limitati nel comprendere che il metro utilizzato da Gesù è ben diverso da quello utilizzato da noi basato, solo sull'egoismo e sul bisogno di sentirci santi, ma non di esserlo. Solo così mi spiego il fatto che ci sentiamo più a nostro agio confrontandoci con situazioni di peccato, di scandalo, che fare i conti con le opere buone; una persona buona, coerente, saggia non è sempre ben voluta perchè, nel paragone, ci mostra tutti i nostri lati negativi e ben sappiamo in che modo gestiamo le nostre debolezze: nascondendole. Al contrario un peccatore ci offrirà sempre l'occasione di guardare a noi stessi come a dei bravi e onesti cristiani, si con la coscienza apposto ma col cuore immerso nelle tenebre!! "Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte" e in terra? perchè non può esserci già in terra questa gioia? Forse perchè ci ostiniamo a vivere da "terrestri" senza dare spazio alla dimensione celeste che è in noi? "Tutto si faccia tra voi nella carità" "se così faremo avremo la forza per generare Cristo in noi e negli altri" (san Carlo Borromeo)