lunedì 16 giugno 2008

Porgi l'altra guancia

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle”.
(Matteo 5,38-42)
“Non opporvi al maligno”, quante volte noi facciamo il gioco del maligno? Nella nostra quotidianità vige la legge del “taglione” perché è inammissibile, per noi, tacere di fronte ad un affronto, i nostri interessi e la costante voglia di supremazia ci tengono molto lontani dalla giustizia divina e dall’operare secondo essa. Invece di porgere l’altra guancia siamo abili a rendere con altrettanto male al male che abbiamo subito, sfoderando le più abili e affilate armi della vendetta. Un esempio per tutti “La pena di morte” questa atrocità, anche se vietata dalla maggioranza degli stati civili, regna sulle nostre coscienze che bramano di veder soffrire le stesse pene che un assassino ha arrecato alla sua vittima. Se solo volgessimo lo sguardo alla Croce!!!! Credo che la nostra sete di vendetta si placherebbe dinanzi al grande e vivo esempio di misericordia e di perdono: inchiodato a quel legno c’è l’amore puro, quel sentimento che non ha mai provato asprezza o desiderio di rivalsa di fronte a chi lo condannava. Lui si che ha dato l’altra guancia e non solo, ha donato tutto se stesso, ha lasciato anche il mantello a chi reclamava la sua tunica, ha percorso la strada del calvario invece di fare un miglio, si è spogliato delle sue vesti regali per essere crocifisso da chi egli amava ed essere incoronato, però, dalla misericordia e dall’amore di Dio “Il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà usato misericordia, la misericordia invece ha sempre la meglio sul giudizio”. Non opporsi al maligno è non entrare in disputa con lui, è non agire usando le sue stesse armi, ma rispondere agli attacchi con giustizia secondo la misericordia, unica arma imbattibile. Anche se è difficile porgere la guancia dal punto di vista fisico perché tendiamo sempre a difenderci, ma al di la del senso pratico in questa frase si cela la grande forza che ha il perdono, di fronte a questo amore ogni violenza perde potere, dall’odio non si ricava altro che odio, dal saper perdonare possono fiorire grandi cose come la tolleranza e la capacità di sorridere dopo uno schiaffo. Signore aiutaci ad essere perfetti nell’amore verso il prossimo donandoci la pazienza e la misericordia nel perdonare ogni suo gesto e riaccoglierlo come fratello, facci comprendere che questo amore vale più del nostro egoismo e di noi stessi. Aiutaci a trovare sempre nella tua Croce il grande esempio di perdono e di misericordia che può guidarci a non operare più opponendoci al maligno ma affiancandoci a Te.

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