domenica 30 dicembre 2007

La Famiglia è Sacra

Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il diritto della madre sulla prole. Chi onora il padre espia i peccati; chi riverisce la madre è come chi accumula tesori. Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. Chi riverisce il padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre. Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore. Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata, ti sarà computata a sconto dei peccati.
(Sir 3, 2-6. 12-14)
In questa giornata speciale, la chiesa festeggia la Sacra Famiglia, il mio pensiero va alla mia di famiglia, quella originaria, e all'importanza che ha avuto, che ha e che avrà nella mia esistenza. So già a priori che sarà la mia unica famiglia in quanto sono certo che non riuscirò mai ad averne una creata dalla mie mani. Non è sintomo di pessimismo, anzi, credo che il Signore stabilisce in partenza, alla nascita di ognuno di noi, quello che con noi deve compiersi e se per me ha deciso questo io non posso far altro che acconsentire. Non sarò mai padre, ne avrò moglie, ne figli da custodire ma se vorrà L'Altissimo troverò senza dubbio un'altra tipologia di famiglia pronta ad accogliermi. Fino a poco tempo fa credevo, ne ero convinto, che ognuno di noi avesse il diritto di possedere solo una Buona Famiglia, quindi se l'originaria era stata un fallimento quella futura sarebbe stata un successo e viceversa... ora comprendo che tutti abbiamo diritto alla famiglia, al nido da cui partono tutti i nostri voli ed in essa ritornano gran parte dei nostri insuccessi, un punto fermo, un perno attorno al quale costruire tutto il resto. Indubbiamente il mio pensiero è rivolto ai tanti che non hanno mai sentito parlare di famiglia e specialmente ai molti che non hanno mai avvertito una famiglia alla quale appoggiarsi, che Il Signore possa dare loro un riscatto tale da far cambiare opinione e da tramutare in colore tutto il grigio che adorna l'ideale di famiglia. Esistono tanti nuclei distrutti, governati dal male, dal dolore,dall'egoismo, privi di Dio... basterebbe leggere le pagine Sacre dedicate a questi giorni del natale per comprendere il sacrificio d'amore che deve esserci dietro ogni singola famiglia: Genitori non abbandonate i figli, proteggeteli e se è vero che sono figli vostri loro faranno altrettanto!
grazie alla mia famiglia!

sabato 29 dicembre 2007

Io in Lui

Carissimi, da questo sappiamo d'averlo conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco» e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato. Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto fin da principio. Il comandamento antico è la parola che avete udito. E tuttavia è un comandamento nuovo quello di cui vi scrivo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e la vera luce già risplende. Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, dimora nella luce e non v'è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi
(1 Gv 2, 3-11)
Anche io dicevo: "lo conosco", mi bastava una messa domenicale o festiva per ammetterlo, ma non ero in lui e lui non era in me. In me non dimorava la sua parola ne' tanto meno la sua verità, l'amore. Seguire la sua parole è stimolo per un cambiamento vero nella certezza di ritrovare la dimensione riservata ad ognuno di noi. Comportarsi come Lui si è comportato è un'impresa ardua, difficile ma non impossibile: siamo chiamati tutti alla santità cioè a seguire l'esempio, e amare, io mi sto incamminando ora per questa via a detta di tutti stretta e tortuosa, sono pronto a percorrerla s'è vero che è stato Lui ad indicarmela.

venerdì 28 dicembre 2007

Innocenti Martiri

La mia preghiera di oggi va a loro, ai tanti martiri innocenti che nel passato e attualmente vengono giustiziati senza nessuna colpa. Quanti Erode si sono susseguiti nella storia e tanti, ancora, nella nostra cronaca attuale, con in pugno lo scettro del "potere", decidono i destini altrui o peggio di togliere la Vita, per paura di perdere il Loro Regno fatto di libertà, di divertimenti, di necessità assurde che mai potranno eguagliare l'importanza e il valore di una Vita: Dono Sacro. E cosi muoiono mille innocenti, abbandonati, maltrattati, mai voluti, concepiti e buttati tra immondizie da genitori Onnipotenti che per sbaglio li concepiscono ma con atroce lucidità li eliminano. Va a tutti questi "angeli" il mio pensiero e il pensiero del Vangelo di oggi, possano trovare in cielo il conforto e l'amore che non hanno avuto in questa amara terra.

(Mt 2,13-18)
Erode mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme. I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”. Giuseppe destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio”. Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: “Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più

giovedì 27 dicembre 2007

Inno Dell'Amore

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
(cor 1, 13)

martedì 25 dicembre 2007

E' Nato


Sono nato povero, dice Dio
perchè tu possa considerarmi l'unica ricchezza.
Sono nato debole,
perchè tu non abbia mai paura di me.
Sono nato perseguitato,
perchè tu sappia accettare le difficoltà.
Sono nato per Amore,
perchè non dubiti mai del mio Amore.

..è nato dentro il mio cuore, freddo come quella mangiatoia, scomodo come quel letto di paglia... un alloggio inconsueto il mio cuore ma che preme dal desiderio di dare conforto e accoglienza, degna, al Bambino Indifeso... e Grande.
ORA CAPISCO
Era una persona fedele e generosa con la sua famiglia e corretta nel rapporto con gli altri, però non credeva che Dio si fosse fatto uomo come, secondo quanto afferma la Chiesa, è successo a Natale. Era troppo sincero per far vedere una fede che non aveva.
"Mi dispiace molto, disse una volta a sua moglie che era una credente molto fervorosa, però non riesco a capire che Dio si sia fatto uomo; non ha senso per me.
" Una notte di Natale, sua moglie e i figli andarono in chiesa per la messa di mezzanotte.
Lui non volle accompagnarli. "Se venissi con voi mi sentirei un ipocrita. Preferisco restare a casa. Vi starò ad aspettare. "Poco dopo la famiglia uscì mentre iniziò a nevicare.
Si avvicinò alla finestra e vide come il vento soffiava sempre più forte.
"Se è Natale, pensò, meglio che sia bianco". Tornò alla sua poltrona vicino al fuoco e cominciò a leggere un giornale. Poco dopo venne interrotto da un rumore seguito da un altro e subito da altri. Pensò che qualcuno stesse tirando delle palle di neve sulla finestra della sala da pranzo. Uscì per andare a vedere e vide alcuni passerotti feriti, buttati sulla neve. La tormenta li aveva colti di sorpresa e, per la disperazione di trovare un rifugio, avevano cercato inutilmente di attraversare i vetri della finestra. "Non posso permettere che queste povere creature muoiano di freddo... però come posso aiutarle? "Pensò che la stalla dove si trovava il cavallo dei figli sarebbe stato un buon rifugio, velocemente si mise la giacca, gli stivali di gomma e camminò sulla neve fino ad arrivare nella stalla, spalancò le porte e accese la luce. Però i passerotti non entrarono. "Forse il cibo li attirerà," pensò. Tornò a casa per prendere delle briciole di pane e le disseminò sulla neve facendo un piccolo cammino fino alla stalla. Si angustiò nel vedere che gli uccelli ignoravano le briciole e continuavano a muovere le ali disperatamente sulla neve. Cercò di spingerle in stalla camminando intorno a loro e agitando le braccia. Si dispersero nelle diverse parti meno che verso il caldo e illuminato rifugio. "Mi vedono come un estraneo che fa paura", pensò.
"Non mi viene in mente nulla perché possano fidarsi di me... Se solo potessi trasformarmi in uccello per pochi minuti, forse riuscirei a salvarli! "In quel momento le campane della chiesa cominciarono a suonare. L'uomo restò immobile, in silenzio, ascoltando il suono gioioso che annunciava il Natale. Allora si inginocchiò sulla neve: "Ora si, ora capisco", sussurrò. "Signore, ora capisco. Ora capisco perchè ti sei fatto uomo... "

domenica 23 dicembre 2007

Inno Cristologico

... il quale, pur essendo di natura divina,non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso,assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini;apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. (fil 2, 6-11)

Non Ripudiare La Volontà Del Signore

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele,che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
(Mt 1, 18-24)


In questo brano, parafrasandolo, ho rivisto la mia situazione, di un Giuseppe che con poca fiducia nel Signore pensa di licenziare in segreto la sua sposa.
Io non ho sposa se non la mia vita e spesso mi attivo per cacciarla da me stesso, nell'accusarla d'essere inutile e senza senso, ma nel tentare di ripudiarla mi accorgo che mi appartiene....e prima di appartenere a me è Sposa Dio. Lui l'ha creata, lui l'ha voluta, lui la governa, lui l'illumina, io da bravo marito dovrò limitarmi a sorreggerla, ad aiutarla nel cammino e ad ascoltare più spesso la Voce di Gabriele che, con infiniti messaggi, mi invita quotidianamente ad affidare a Dio me e la mia sposa. Chissà quale progetto ha redatto per lei?
Nel tempo dell'attesa non smetto di pregare.

venerdì 21 dicembre 2007

Grazie

Stasera stavo per varcare la soglia della "confessione" quando un imprevisto mi ha riportato alla realtà e alla routine... ero amareggiato e deluso, mi sentivo un verme e un perdente... solo ora comprendo il Misterioso Disegno che avevi abbozzato, ed ora compiuto, per me! Grazie perché ora proverò ad approcciarmi in maniera differente.
è il Signore che dirige i passi dell'uomo e che stabilirà la strada per lui
(sal 37,23)
Devo iniziare a comprendere che ogni impedimento ha un giovamento celato e che un giorno scoprirò. Nell'affidarmi a te rinnovo la fiducia e la totale disponibilità.

giovedì 20 dicembre 2007

Un Cuore Segreto

I capelli sono molto più facilmente conoscibili che non gli affetti i sentimenti di un cuore
Davvero un lavoraccio quello di contare tutti i capelli, se si pensa poi che è più semplice che conoscere un Cuore.... Quante cose nasconde un cuore? Molte cose, tante, perché ci sono cuori e cuori... c'è chi tace e segretamente custodisce, c'è chi parla e pubblicamente dichiara ogni singolo battito quasi a non comprendere, poi, se reale o fittizio. Ogni cuore ha il suo meccanismo, il suo modo di rapportarsi, di deludere e di saper volere bene. Nessuno è in grado di riuscire a compiere un'accurata "ecografia", nemmeno del suo stesso organo... figuriamoci quello altrui. Bisogna quindi andare ad intuito? O tenere fede ai gesti che quel cuore comanda?... I gesti contano più delle parole...

mercoledì 19 dicembre 2007

Un messaggio in carne ed ossa!

Non era la prima volta che notavo quel ragazzo passare sotto casa mia. Uno come tanti o forse uno dei pochi, la sua particolarità lo rende "un tipo", uno dei classici che non passa inosservato anche se non viene mai osservato. Un semplice, un umile, forse con qualche problema fisico, per questo tagliato fuori dalla nostra realtà che ci vuole tutti perfetti e belli. Lui non lo è e giornalmente percorre quella strada per andare a lavorare per ritornare la sera a casa e restarci. Non ha amici, niente comitiva, nemmeno un amico quindi tanto meno una fidanzata. Quasi impossibile incrociarlo al di la delle ore lavorative, tranne stasera... l'ho visto, era diverso, non indossava la sua tuta sporca ma aveva un piumino e le scarpe pulite, con la medesima andatura percorreva la strada con idee e pensieri diversi dai soliti... stava andando altrove, a cercare la sua quotidianità, una realtà a lui negata, per strane coincidenze del caso, era felice, mi ha sorriso e salutato come sempre ma con un viso luminoso quasi a dirmi: "Anche io ho Diritto alla mia vita, tu non sprecare la tua, se potessi essere al tuo posto non sai cosa farei"... mi sono voltato di scatto, dopo aver ricambiato il saluto vergognandomi di quello che sono: Ingrato!

Grazie ragazzo qualsiasi, grazie per aver incarnato un bel messaggio da meditare...

lunedì 17 dicembre 2007

Scendere Per Salire

Scendete se volete salire a Lui perché nel salire contro di Lui siete scesi troppo in basso (S.Agostino)
Un chiaro invito a ridimensionare il nostro modo di vivere per renderlo il più possibile in sintonia con le leggi Sacre. Chi in terra si vanta d'essere il alto quasi capace di toccare il cielo... non arriverà mai in cielo; li infatti si arriva solo tramite Lui che predilige gli umili e gli ultimi.

venerdì 14 dicembre 2007

Io la Tua Culla

"O Signore fa' che il mio cuore sia adatto ad accoglierti e a custodirti, capace di amarti e servirti"
Questo chiedo giornalmente al Signore, d'invadere il mio cuore e di renderlo tale da non riuscire a contenere più tale gioia, vera. Il mio cuore, ingrato che attualmente non trova più piacere nell'abbandonarsi al peccato e ai piaceri, un cuore isolato dal mondo perché assetato di giustizia e di riscatto. Un cuore che non vuole più lasciarsi contaminare ma esser degno di ricevere...come Una Nuova culla Il Bambino che presto "rinascerà".... O Dio Sia Fatta la Tua Volontà..

giovedì 13 dicembre 2007

Un crocifisso

Ho sempre avuto in casa questo crocifisso, dono o forse ricordo di un'ordinazione sacerdotale. Sistemato a sinistra del mio letto, tra i libri, saltuariamente lo guardavo senza tante domande e senza chiedermi dei perché! Oggi scopro la sua "Importanza", non che ci sia una scala di valore dei crocifissi, ma vengo a conoscenza del suo "vero nome" : Il Crocifisso di S. Damiano, il crocifisso che parlò a S. Francesco, quella croce che l'umile di Assisi abbracciò ed ascoltò con tutta la sua voce. E' circondato da un motivo che ripete la forma della conchiglia di un'ostrica, al suo interno ha la perla più preziosa, tranne che alla base: da li bisogna passare per raggiungere il Padre, nessun altra via se non tramite Il Figlio, dal basso con umiltà..
Ora lo guardo, sta sempre messo li anche se un altro l'ho sistemato sulla scrivania del mi posto di lavoro, a lui rivolgo preghiere e lodi, da lui attendo una parola, diversa dalle tante già ascoltate e preziosamente custodite..... e l'adoro con tutto il mo cuore.

domenica 9 dicembre 2007

Gli idoli delle genti sono argento e oro,
opera delle mani dell'uomo. Hanno bocca e non parlano,
hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono,
hanno narici e non odorano. Hanno mani e non palpano,
hanno piedi e non camminano;
dalla gola non emettono suoni. Sia come loro chi li fabbrica
e chiunque in essi confida

Ho perso un Amico ho Rifiutato l'angelo

"Sono la serva del Signore avvenga di me ciò che tu hai detto"
Frase centrale del passo del vangelo di Luca 1, 26-38 che descrive l'annunciazione dell'angelo Gabriele a Maria. Un momento centrale per la vita della chiesa e per la nascita e rinascita di essa. Maria che umile accetta il volere del Signore, lei la prescelta tra mille altre, lei non si oppone affidandosi totalmente al volere dell' Altissimo. Scelta perchè piena di Grazia e detentrice di una Bellezza infinita, frutto di un'interiorità che va oltre ogni accenno d'esteriorità. Maria simbolo di umiltà e di purezza, Concepita Immacolata perchè dall'inizio dei tempi Nominata Arca Della nuova alleanza, in grembo porterà Il Pegno di questa alleanza e con la sua vita lo accompagnerà fino al compimento della nostra salvezza.
Mi chiedo se Il Signore possa mandare, ancora oggi, i suoi angeli ad annunziare, a rivelare, al prescelto, che deve affidare la sua vita, e abbandonarsi alla volontà del signore! Io credo di si, in un certo senso anche io ho ricevuto il mio angelo che, se pur indirettamente, mi ha aperto gli occhi nel confidare in Gesù ed affidare tutta la mia vita a lui. Il mio angelo però è scappato, l'ho fatto fuggire anche se presente giornalmente, la sua essenza o meglio il filo che ci legava si è spezzato... la fiducia e il feeling si sono perduti in un mare di stronzate e di silenzi. Ci sarà modo di riallacciare quel filo oppure non si può, davvero, tornare indietro? Io ho sbagliato, lo so, ho bisogno di fare chiarezza, lui si è sentito lasciato da parte e non reso partecipe dei miei pensieri, peccando forse di presunzione ma facendomi comprendere che a me ci tiene. Ora ha deposto le armi, dovrò essere io a riallacciare il cavo... Dio dammi la forza!

giovedì 6 dicembre 2007

Un Ignorante Indegno?

Stasera sono stato invaso dai brividi e a stento ho trattenuto le lacrime. L'ordinazione Presbiterale mi ha lasciato in cuore un ricordo fantastico della presenza di Dio. Era la prima volta che assistevo ad una "funzione" del genere e per la prima volta ho condiviso in pieno la gioia di quel giovane che si consacrava a Dio. Avrei voluto essere solo in quella chiesa, come spettatore, e piangere ininterrottamente di gioia per la vicinanza di Gesù Cristo. Invece ho taciuto, esternamente, ma non interiormente, anzi, i battiti si sono fatti insistenti così un leggero tremolio: é l'emozione!! é anche la sensazione di sentirmi totalmente ignorante. Può il signore Chiamare, Bloccare la corsa di un "analfabeta" e cambiare la sua vita? Si che può, l'ho letto nel vangelo di luca (10, 21-24)
In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare». E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».
e per questo voglio lodarlo anche io perché, forse, mi ha scelto, da povero profano della sua parola, e ha messo davanti la mia strada la Sua Croce... O Signore io non sono degno in quanto tale ed anche peccatore ma sia Fatta la Tua Volontà... se così a te è piaciuto aiutami a sorreggere la tua croce.

mercoledì 5 dicembre 2007

Odio

Stasera ho odiato il mio lavoro, come non mai, ho pensato che mi è d'ostacolo per partecipare alle "Feste del Signore": spesso non posso andare a messa o ad altre funzioni. Ma pazienza è il mio lavoro, mi da il Pane Quotidiano ma ne farei tranquillamente a meno. Alla fine sono riuscito ad arrivare a messa, stasera, nonostante gli intoppi, Grazie a Dio, ed ero fecile e lo sono ancora!

martedì 4 dicembre 2007

Io un Piccolo, un Bimbo

In quel tempo, Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: “Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”. E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: “Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l’udirono”.
Ora comprendo quando mi disse: mi fa tenerezza la tua fede, quando parli di essa sembri un bimbo!!...
Io spero che Il Signore mi abbia scelto per rivelarsi.

domenica 2 dicembre 2007

La Parola mi segue

Fratelli, è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri. (rm 13,11-14)

Stasera ero tentato di sedermi accanto al padre e confessarmi, o meglio "chiaccherarmi"... confidandogli tutto ciò che provo e che vivo in questi giorni. Una forza nuova mi induceva ad alzarmi e andare da lui... poi il tempo non è stato favorevole e ho desistito. Ma ecco che la Parola, anche stasera, era per me. Personalizzata, azzeccata, Parola Di Dio...che mi invita a svegliarmi, a non vivere nell'ombra e nel buio questa mia esperienza, esserne felice...Rivestirmi... Dammi questa forza mio Signore, fammi gioire della tua presenza affinchè possa portarti come uno scettro... e testimoniarti!