martedì 10 giugno 2008

Voi siete la luce del mondo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”.
(Matteo 5,13-16)
“Voi siete il sale della terra” Che bella definizione ha dato di noi Gesù, forse non ci rendiamo conto della “qualifica” alla quale siamo stati innalzati, noi che molto spesso spargiamo sale allo scopo di non far più crescere, noi che non abbiamo ancora chiaro l’effettiva potenzialità di questo elemento: il sale capace come nessun altra cosa di equilibrare il sapore, di portare armonia, ma che richiede una maestria attenta nel saperlo dosare. Da peccatori che siamo Lui ci salva e ci mette in condizione di condire il mondo intero con il nostro sale; è una chiamata esplicita ad operare secondo la sua volontà, nel rispetto del volere di chi ci ha dato il sapore, di chi ci dà la capacità di operare. Lui è il pane di vita eterna, la sua parola è il cibo che alimenta la nostra eternità, noi siamo il sale mediante il quale le sue parole arrivano insaporite in maniera diversa a seconda di chi le dovrà ricevere; è l’invito ad essere esempio vivo con la nostra vita, diventando noi stessi pane spezzato, portatori di speranza in nome di quel sale che abbiamo ricevuto il giorno del battesimo e secondo il quale operiamo ogni giorno. Dobbiamo stare attenti, però, a non perdere mai la percezione del sapore allontanandoci dalla fonte di tanta sapienza o avvicinandoci così tanto da provarne assuefazione abituando il nostro palato al suo gusto, o nel peggiore dei casi tentare di sostituirci a Lui ergendoci come sommi detentori della verità. Noi siamo chiamati ad essere testimoni attivi, ecco perché siamo sale, che, però deve essere ben dosato, sempre presente ma nella giusta misura, in quantità tale da capirne la mancanza o l’eccesso. Solo riuscendo a mantenere questo equilibrio è possibile esaltare al massimo il sapore di qualsiasi cibo, solo operando con equità e giustizia, secondo la sua volontà, siamo in grado di brillare come lucerne sopra il lucerniere. “Voi siete la luce del mondo” ma ricordiamoci che brilliamo grazie alla luce che sta sopra di noi, brilliamo di luce riflessa, in noi arde la fiamma della sapienza che ci distingue dall’essere materia inconsistente da gettare via degna solo d’esser calpestata dagli uomini, senza la quale saremmo insipidi e bui. È giunta l’ora di uscire fuori dai “secchi” che soffocano la nostra luce, quello che siamo, grazie alla sua Opera, deve essere visibile a tutti, tutti devono poter gustare l’eccellenza del nostro sale e rimanere estasiati dinanzi alla luce che, grazie al suo amore, sono costanti accompagnatori della nostra vita, affinché tutti rendano grazie all’artefice di tutto, al Padre Nostro che è nei cieli. O Signore rendici delle lucerne sempre accese, ti preghiamo perché non venga mai a mancarci il tuo amore, vero sale e vera luce per i nostri giorni, aiutaci a trovare nella tua Parola la guida costante per saper equamente dosare quel sale tanto indispensabile al mondo e che questo sale possa conservare intatta e sempre viva la nostra fede.

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