giovedì 3 luglio 2008

Mio Signore e mio Dio!


Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: “Abbiamo visto il Signore!”. Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò”. Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Poi disse a Tommaso: “Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!”. Rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”. Gesù gli disse: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”.
(Giovanni 20,24-29)

"Beati quelli che pur non avendo visto crederanno", Siamo beati, quindi, perchè crediamo nel mistero della fede che oggi ci porta ad essere chiamati cristiani. Ma l'incredulità di San Tommaso accompagna e regna anche nel nostro pensare perchè siamo sempre in cerca di quei "segni" che possano affermare e dare veridicità alla nostra fede. Quale segno potrà mai essere più evidente della Croce stessa? "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato" grazie ai segni della croce Tommaso crede e sono questi i segni che portano noi credenti ad avere sempre una fede rinnovata e che non conosce crisi. Beato è Tommaso che crede a differenza di molti che pur avendo visto e comprendendo la grandezza di Dio non credono! Aiutaci Gesù con la tua Croce, mantieni sempre viva la nostra fede.

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