(Matteo 9,14-17)
Stanotte riflettevo sul nostro essere Contenitori miseri, piccoli, finiti, la nostra presunta grandezza si perde nel nostro limite fisico. Quando, però, facciamo esperienza di Cristo, ci accostiamo allo sposo, anche se non cambia la nostra natura e piccolezza la nostra potenzialità assume una forma che non conosce confine perchè interamente ispirata e sostenuta dall'amore in Lui. Il vangelo di oggi ci descrive questa metamorfosi, i discepoli rinascono a vita nuova, diventano contenitori "otri" nuovi assetati di quel "vino" nuovo e in nome di questo amore entrano in comunione "e così l'uno e gli altri si conservano". Gesù ci invita a nozze, vuole che finiamo di rattoppare la nostra vita con false felicità e gioie illusorie, occorre cambiare vita "lo sposo è con noi" e dobbiamo gioire solo di questo, abbandonando, al momento, digiuni e tristezze, e riempire noi stessi di quella ricchezza che proviene solo dalla sua Parola e Presenza. Approfittiamone per quando lui non ci sarà, quando poi dovremo fare i conti con l'aridità, solo “facendo il pieno” sarà possibile sopravvivere al deserto e ritrovare, con la luce che portiamo dentro, la sua presenza costante. O Signore riempi il mio cuore con il tuo amore, rendilo capace di amarti e di riconoscerti costantemente, nei momenti di sconforto aiutami a splendere con la tua luce, rendimi Nuovo, e capace di custodirti.
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