venerdì 16 maggio 2008

Prendi la tua croce e seguimi

In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi”. E diceva loro: “In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza”.
(Marco 8,34-9,1)


Mi chiedo se il rinnegare se stesso sia un atto attivo o passivo. Morire a se stesso mediante sacrifici e rinunce o accorgersi che man mano molta parte di te si sta addormentando per lasciare spazio alla Croce che sovrasta la tua vita? Per seguire Cristo si deve passare dala croce anche metaforicamente nell'accettarla come unico e solo metodo di salvezza! Signore dammi la forza di non mollare mai la presa, di far si che la Croce abbracciata sia continuamente una gioia nuova.

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