sabato 10 maggio 2008

Tu Seguimi

In quel tempo, Pietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: “Signore, chi è che ti tradisce?”. Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: “Signore, e lui?”. Gesù rispose: “Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi”. Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: “Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?”. Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
(Gv 21, 20-25)


"Tu Seguimi" - Per seguire davvero Cristo non occorre farsi domande o crearsi preoccupazioni, ma lasciare agire e fidarsi. Forse Pietro temeva che Giovanni avrebbe potuto prendere il suo posto, non ricordava che al sepolcro lo stesso Giovanni aveva lasciato a lui la precedenza come a Conservare il primato a lui. Cristo però riserva ad ognuno il suo ruolo: Giovanni è colui che darà testimonianza fino alla fine, Pietro pascerà il gregge che gli sarà consegnato. Signore ti prego di portare a compimento l'opera che hai iniziato in ognuno di noi, possa la nostra vocazione essere ben chiara e limpida per condividerla con Te e con chi ci sta accanto.

Nessun commento: