martedì 13 maggio 2008

Perchè non avete pane?

In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo. Allora Gesù li ammoniva dicendo: “Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!”. E quelli dicevano fra loro: “Non abbiamo pane”. Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: “Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?”. Gli dissero: “Dodici”. “E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?”. Gli dissero: “Sette”. E disse loro: “Non capite ancora?”.
(Marco 8,14-21)


Perché dite di non avere pane e perché mostrate ancora un cuore indurito nonostante il fatto d’essere suoi discepoli? I farisei attendevano un segno e sfidavano Gesù in tal senso, i suoi discepoli non vedevano invece tutti i segni che avvenivano intorno a loro. Si preoccupano di non avere pane, come noi oggi ci lamentiamo sempre di non avere abbastanza, di vivere male e mal appagati. Ci siamo mai chiesti come mai? Forse non riusciamo a vedere con gli occhi che abbiamo e ad udire con le nostre orecchie? Forse il nostro cuore stenta ad addolcirsi, stenta a comprendere che il vero Pane non è fatto con il lievito dei farisei e di erode, ma con il lievito eterno, con la Sua parola, capace di moltiplicare, ed appagare quotidianamente la nostra fame? Possa Signore la Tua Parole essere l’unico pane capace di saziare la nostra fame.

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