lunedì 26 maggio 2008

Gesù fissatolo, lo amò..lui rattristato, se ne andò afflitto.


In quel tempo, mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?”. Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre”. Egli allora gli disse: “Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza”. Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: “Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!”. I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: “Figlioli, com’è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”. Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: “E chi mai si può salvare?”. Ma Gesù, guardandoli, disse: “Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio”.
(Marco 10,17-27)

Gesù fissatolo, lo amò! È stupendo sapere che basta un solo sguardo perché l’amore di Gesù si manifesti a noi, Lui ci ha fissati al momento della creazione e già da quell’istante ha deciso di amarci, e ci ama per come siamo e per come siamo disposti a migliorare per piacere a Lui. L’uomo, di questo brano, e l’uomo d’oggi in generale non ha compreso che con Cristo ha dinanzi la più grande ricchezza, ha incontrato il Suo amore, ma la sua fede insicura lo ha riportato sui suoi passi, nonostante gli sia stata illustrata e aperta la via per la vita eterna, lui ritorna nel suo “impero”, circondato dagli averi e dai suoi tesori allontanandosi dal Tesoro più prezioso. “Rattristato, se ne andò afflitto”, ecco come risponde alla dichiarazione d’amore di Gesù, non accetta la risposta perché differente da quella che voleva sentire perché ancora una volta gli viene ribadito che non si è mai arrivati al traguardo se si decide di correre per Lui; ripenso a quante volte ce ne torniamo tristi dopo un incontro con Gesù, magari perché ad una nostra richiesta è seguito il silenzio oppure una risposta scomoda, inaccettabile! È in questi momenti che deve brillare la Nostra Fede intesa nella sua vera essenza, non la fede che ci rende cristiani nei gesti, ma il totale abbandono al suo volere, la totale fiducia nella misericordia divina, solo cosi una cosa impossibile ai nostri occhi man mano prende una dimensione reale, fattibile e viceversa ogni nostra certezza inizia ad esser demolita, modellata e riedificata seguendo il Suo progetto: Tutto è possibile a Dio, è impossibile presso gli uomini ma non presso Dio! Ecco cosa ci manca realmente “L’Essere presso Dio” e non è un’impresa irrealizzabile perché Cristo ci ha illustrato passo dopo passo, con estrema pazienza, cosa dobbiamo fare per entrare in comunione col Padre, accettare ogni sua decisione e con pazienza, umiltà e fede rispondere ad ogni sua richiesta partendo dall’accettazione che deve essere Lui a dirigere ogni nostro passo. Solo l’amore in Dio può annientare ogni altro amore e attaccamento nei confronti di ricchezze effimere, solo questo grande amore è capace di far comprendere che non c’è salvezza senza Dio e non c’è alcun tesoro capace di brillare e appagare eccetto Dio. O Gesù aiutaci a rafforzare la nostra fede con il Tesoro della Tua Parola affinché possiamo iniziare a costruire un forziere dove accogliere e contemplare le ricchezze eterne cominciando da ora, ne saper rinunciare a tutti quei tesori terreni che tanto ci allontanano da te rendendoci avidi, distratti e incapaci di ricambiare il tuo amore.

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