giovedì 13 novembre 2008

Il Regno di Dio è in mezzo a voi

Luca 17,20-25
In quel tempo, interrogato dai farisei: “Quando verrà il regno di Dio?”, Gesù rispose: “Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!”. Disse ancora ai discepoli: “Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: Eccolo là, o eccolo qua; non andateci, non seguiteli. Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione”.

“E’ necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione”, era necessaria la morte in Croce affinché ci si rendesse conto che il “Regno di Dio è in mezzo a voi” e che gesù cristo è il figlio di Dio. Attendiamo chissà quali segni o avvivi e ci perdiamo nel ricercarli in preda a fanatismi ed illusioni, senza riuscire a vedere che è davvero in mezzo a noi. Certo bisognerebbe analizzare come ciascuno di noi immagina il Regno di Dio, perchè nell’idea che abbiamo ci sta la possibilità di renderlo concreto, di viverlo e incarnarlo già in questa vita. Abbandoniamo per un attimo i luoghi, i colori, le forme, i suoni, e pensiamo a questo regno come ad una realtà, un momento senza tempo dove ognuno è uguale all’altro, dove non c’è interesse alcuno che non sia quello di servire nei fratelli Dio. Un regno senza odio, senza contrasti, senza sete di sopraffazione ne fame di vanagloria, è un regno molto distante dalla realtà che viviamo noi però è perfettamente fattibile, non è impossibile vivere il Regno di Dio già in terra. Gesù stesso oggi ce lo ricorda e Gesù stesso ci ha dato esempio con la sua vita e ci da conferma di tutto ciò invitandoci a cercarlo fin quando si farà trovare. L’amarezza dopo sarà tanta, “verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete” perché se abbiamo scelto di allontanarci da Lui anche Lui si allontanerà da noi e quando ci accorgeremo di non saper più vivere senza la Sua presenza il rimpianto di quei giorni, dei giorno in cui era possibile abbracciarlo, tormenterà il nostro cuore. Da ragazzi nei diari scrivevamo “ti accorgi dell’importanza di qualcuno solo quando lo hai irrimediabilmente perduto” e penso a tutta la gente che ha assistito alla crocifissione di Gesù ed immagino i loro cuori al momento in cui si sono resi conto d’aver ucciso il Salvatore; cuori disperati, che, però, non conoscevano l’immensa misericordia del Padre e non sapevano che dopo la morte sarebbe risorto per rimanere vivo in eterno. Per grazia di Dio noi non abbiamo perso Cristo, Lui è rimasto con noi e se ci impegniamo sarà facile trovarlo e non perdersi mai più perché grazie a Cristo nessuno più mai andrà perduto, nemmeno a causa della morte, al contrario con la morte sarà riaccolto tra le braccia del Padre a godere di quel Regno già assaporato in terra. Non perdiamo allora tempo a cercare segni straordinari, ma accorgiamoci di quanto sia straordinario amare senza misura e scoprire nella carità e nella comunione coi fratelli il Regno di Dio.

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