giovedì 30 luglio 2009

Raccolgono i buoni nei canestri e buttano via i cattivi.

Matteo 13,47-53
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».Terminate queste parabole, Gesù partì di là.

Anche noi, come ogni scriba, abbiamo la capacità di estrarre dal nostro tesoro cose nuove e cose antiche perchè in noi dimorano i due aspetti dell'uomo: quello vecchio e quello nuovo. E' vero che siamo mondi dal peccato ma è reale il fatto che ne rimaniamo affascinati e spesso saldamente attaccati. Non c'è via di mezzo o mediazione tra il vecchio e il nuovo gli angeli separeranno e noi siamo chiamati a farlo già da ora. Separare, grazie a quella Spada che è Gesù Cristo, abbattere il muro di inimicizia e far pace, cioè ritrovare in Cristo la forza per non detestare la propria colpa ma ritrovare in essa il trampolino per giungere alla comprensione. Coscienti del fatto di essere "vecchi", peccatori ma in continuo viaggio verso il "nuovo", in cammino verso quella conversione che ci renderà degni di essere chiamati suoi figli.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao omonimo :)