sabato 4 luglio 2009

Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?

Matteo 9,14-17 -
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».
Non è possibile digiunare in presenza dello Sposo, ora che lo Sposo si è rivelato e gli invitati alla sua mensa hanno compreso ciò che egli è venuto a portare a compimento: l'Uomo Nuovo. Un digiuno, una privazione, un atto di mortificazione non hanno senso se accompagnati da un cuore privo di sentimento e gelido, è come mettere " stoffa grezza su un vestito vecchio" o versare "vino nuovo in otri vecchi"...un lavoro inutile! La Parola di Dio la si sente spesso ma raramente si riesce ad ascoltarla e viverla, solo quando la si percepisce come novità di vita, come vino nuovo, sarà possibile attuare il restauro di tutte le crepe che devastano l nostro cuore; solo allora il travaso verrà portato a compimento e l'otre nuovo, insieme al Vino nuovo, daranno vita all'uomo Nuovo, ad uno "spirito contrito e ad un cuore affranto" condizione tanto amata dal Signore.

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