giovedì 3 aprile 2008

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna

In quel tempo, Giovanni Battista disse ai suoi discepoli: “Colui che viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Colui che viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio incombe su di lui”.
(Giovanni 3,31-36)


Lui attesta ciò che ha udito e veduto. Il padre ha mandato il suo figlio rivestendolo di carne per renderlo più conforme a noi e più vicino alla nostra miseria, ha voluto che provasse le nostre stesse sofferenze, le nostre stesse paure e ansie. Cristo, pur essendo superiore a tutti, non ha rifiutato di umiliarsi e soffrire fino alla fine, non ha esitato a mettersi in coda per riceve il battesimo per essere esempio vivo e reale. Se il figlio di Dio ha sopportato tanto senza mostrare mai nessun segnale di cedimento chi siamo noi per adirarci ad ogni minima ostacolo? È vero siamo poveri, siamo sempre uomini,deboli, non in grado di riconoscere pienamente in Cristo il punto focale, il cardine, la strada per accedere alla salvezza. È sceso tra di noi sotto umili e indifese vesti affinché non fossimo immediatamente accecati dalla sua maestosità ma al contrario ci ha mostrato lentamente la sua grandezza “a goccia a goccia” mediante la Sua parola, si è unito a noi con pazienza e senza presunzione alcuna, ha predicato le cose del cielo lasciando liberi gli uomini di credere o non credere e di tastare con mano il progetto divino: il Padre ha messo tutto nelle sue mani sapendo che avrebbe ubbidito restando fedele alla sua volontà fino alla croce, così il Padre metterà nelle nostre mani la vita eterna solo se saremo in grado di riconoscere la vera natura di Gesù suo Figlio e nostro salvatore.

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