martedì 14 ottobre 2008

Piuttosto date in elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà mondo

Luca 11,37-41
In quel tempo, dopo che Gesù ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: “Voi farisei purificate l’esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Piuttosto date in elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà mondo”.

S. Giovanni della Croce definisce "principianti" tutti quelli che si affidano all'esteriorità e si aggrappano ad oggetti per mantenere "salda" la loro fede. Spesso siamo convinti che basta portare al collo un crocifisso per essere figli di Dio o circondarci di statuine e immagini sacre per avere protezione e benedizione. Per essere figli di Dio, veri figli, occorre portare la Croce nel cuore, occorre che ogni attimo della nostra vita sia vissuto in vista della Croce e per la Croce. Solo così si ha la certezza di poter essere "mondi" e degni d'essere chiamati Figli. Oggi Gesù lo dice "date in elemosina quel che c’è dentro" datevi in dono agli altri e solo esercitando la carità è possibile incamminarsi nella giusta via ed essere conformi a Colui che per primo si è Donato a tutti noi; ma effettivamente siamo troppo impegnati a curare il nostro esterno e a spendere tempo prezioso per renderlo più duraturo possibile, siamo troppo ciechi per capire che l'unica cosa da curare è l'interno, è la cosa che mai perirà, nemmeno dinanzi alla morte la nostra anima, se affidata alle mani del Padre, conoscerà il sepolcro. Non esistono manuali, ne cure a base di massaggi ne farmaci, l'elisir di eterna vita ci viene offerto da Dio: "sponsorizzato" dalla Sua Parola e donato a noi con il Suo Spirito. Accogliamolo allora, lasciamo entrare Cristo nei nostri cuori e saremo certi che anche la nostra anima farà esperienza di Lui cosicchè non potrà mai vivere distante da Colui che l'ha salvata, redenta e innalzata alla vita eterna.

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