sabato 11 ottobre 2008

Chi non è con me è contro di me

Luca 11,15-26
In quel tempo, dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio, alcuni dissero: “È in nome di Beelzebul, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni”. Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: “Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demoni in nome di Beelzebul. Ma se io scaccio i demoni in nome di Beelzebul, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l’armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell’uomo diventa peggiore della prima”.


Nel brano di oggi è ben definita la linea da intraprendere dopo esser stati visitati e guariti dalla mano di Dio. Ognuno di noi ha bisogno del suo aiuto costante, non occorre essere indemoniati per implorare la salvezza, che potrà essere ottenuta solo se veramente voluta e sentitamente cercata con una preghiera costante ed insistente. È il Padre che ci salva ma sta a noi muovere la prima pedina, sta a noi “dividere il nostro regno” in modo che cessi d’esistere ed iniziare una riedificazione sotto una diversa prospettiva, illuminati dalla vera Luce, sta a noi innescare il meccanismo chiedendo di liberare il nostro cuore dalle tenebre del peccato per iniziare, in nome di Dio, il cammino verso il suo regno. All’inizio, tutto ciò, potrebbe sembrare un’opera impossibile, visto il nostro vivere in modo errato, ma man mano diventa appagante questo continuo liberarsi dalle tante schiavitù credute certezze cominciando ad assaporarla dolcezza della comunione con Lui. Occorre affidarsi, abbandonare l’armatura e la corazza che ci facevano credere al sicuro, guardiani di un bottino privo di vero valore, affidandosi al Padre si getta via ogni arma, ogni zavorra, ogni convinzione e tutto viene rivalutata e rivisto con occhi diversi lasciando a Lui il compito di custodire il nostro tesoro e guidare il nostro cammino. È importante, però, non abbassare mai la guardia e non sentirsi mai arrivati, il viaggio è lungo e pieno di pericoli “il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede”, e la fede è l’unica arma e l’unica via di salvezza; rimanere in Dio e raccogliere con lui per far si che la “casa” dalla quale il peccato è stato cacciato non rimanga più un luogo appetibile ai demoni. Noi siamo con Cristo “chi non è con me è contro di me” non si transige, non potrà mai esserci spazio per servire due padroni quindi lasciamo operare e dimorare in noi Dio, unico vero Padrone che con la sua parola e il suo Spirito completerà quella “pulizia” che ci porterà a vivere per Lui lontani da ogni pericolo e brillare in eterno. La luce di Cristo e il suo fuoco infiammino i nostri cuori e in noi dimori nient’altro che il suo Spirito, come spinta di ogni nostra azione, ossigeno per ogni nostro respiro così da s0ettere di disperdere parole inutili iniziando a gettare semi di vero amore e di pace.

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