venerdì 23 gennaio 2009

Quanto è malvagio l'uomo!

Quanto è malvagio l’uomo, l’insinuarsi del maligno lo rende spesso irriconoscibile, sembra quasi che muti ciò per cui è stato creato anche se non potrà mai cambiare il suo essere. In realtà ciascuno dispone della propria vita e ne usufruisce liberamente, seguendo un ordine di autoregolamentazione quale è il “libero arbitrio” concesso a chi è in possesso della conoscenza; quasi sempre si vive senza badare ai perché senza quantificare e fare chiarezza alle tante domande che potrebbero assillare la nostra essenza. Così si creano i presupposti per dichiarare vinta a priori la battaglia eterna tra la nostra vera natura e quello che effettivamente siamo. All’istinto e alla bramosia deve affiancarsi qualcosa che va oltre la materialità del nostro essere perché l’uomo in quanto carne non rappresenta minimamente la creatura inizialmente voluta e creata, l’uomo è qualcosa di molto più sofisticato, l’uomo non può e non deve essere confinato dentro il perimetro del proprio corpo. Andare oltre significa iniziare ad esplorare una dimensione che fa paura perché realmente infinita e sconfinata, un mondo che non ha fine ma solo un inizio, che poi è la porta di accesso, la chiave che ha aperto il varco verso la conoscenza della Verità

1 commento:

Alessandra ha detto...

“Nonostante tutto continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità”.

Ho voluto riportare alcune parole scritte nel diario di Anna Frank. Credere, nonostante tutto, che qualcosa cambierà, mantiene viva la fede e la speranza...Tratterò di questo nel mio blog perché stamattina ho ricevuto alcuni sms su tale argomento...Ciao!