mercoledì 21 gennaio 2009

E' lecito in giorno di sabato salvare una vita o toglierla?

Marco 3, 1-6
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. C’era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano inaridita: “Mettiti nel mezzo!”. Poi domandò loro: “È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?”. Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell’uomo: “Stendi la mano!”. La stese e la sua mano fu risanata. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.


L’atteggiamento dei farisei è simile, direi identico, a quello dello spirito immondo che, nella liturgia di qualche giorno fa, accusava Gesù d’esser venuto per rovinare, per “rovinarci”. Oggi con la guarigione fatta di sabato Lui stesso ci da conferma del fatto che si è incarnato allo scopo di rinnovare e se necessario distruggere l’uomo vecchio per far spazio all’uomo nuovo. Un uomo che ha come prima arma il libero arbitrio perché è un uomo che, facendo esperienza di Cristo, ha a portata di mano e ben chiaro la differenza tra il bene e il male, tra qualcosa che va compiuta e qualche altra che sarebbe meglio non fare. Gesù con la Sua croce ci ha donato questo potere, oltre ad essere stati liberati dal peccato, ci ha messo in condizione di saper riconoscerlo e incarnare così la Sua Parola andando oltre i precetti antichi e gli atteggiamenti di pura esteriorità. “È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?” Alla luce di Cristo cerchiamo di essere essenzialmente sinceri con noi stessi e con Lui, chiediamo il suo sostegno nel saper comprendere cosa sia giusto fare e nel saper attribuire ad ogni nostro gesto la priorità dovuta; basterebbe semplicemente seguire il nostro cuore, se solo ci fosse dentro il nostro cuore la Sua presenza!! O Signore affidiamo a Te il nostro cuore, possa scaturire dal nostro intimo la nascita di quell’uomo nuovo che libero da ogni laccio fisico sia totalmente in comunione con Colui che l’ha voluto tale.

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