giovedì 22 luglio 2010

Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose

Giovanni 20,1-2.11-18


Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.



“Chi persevererà fino alla fine sarà salvato” Maria Maddalena ha perseverato fino alla fine perché ha conosciuto fino in fondo in Maestro. Ella rimane, piangendo, presso il sepolcro e il desiderio di ritrovare il Cristo cresce man mano che cresce il dolore di non trovarlo nel luogo dove era stato deposto. Gesù, dopo la resurrezione, ha abbattuto le barriere del luogo perché ha glorificato il corpo rendendolo, ora, privo di limiti, pronto per essere asceso al Padre. Cercare Gesù nel nostro cuore equivale a trovarlo dove lui effettivamente è perché non ci sono luoghi adatti a contenerlo ma solo dimensioni capaci di custodirlo; e il nostro cuore è l’unica dimensione dove è possibile dare vita a questa esperienza. Occorre perseverare nella ricerca, con la consapevolezza che è per nome che chiama ciascuno di noi, nell’intimo ci ha scelti e nell’intimo ci ha guariti perché la perseveranza sia senza filtri alcuni ma pura e dritta come quella che ha condotto la ricerca di Maria Maddalena a buon fine: Gesù è nel nostro cuore, custodiamolo ma non tratteniamolo dentro, la sua Parola va annunciata e condivisa “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato”

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