martedì 18 maggio 2010

Padre, glorifica il Figlio tuo

Giovanni 17,1-11

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».



La differenza che c'è tra l'essere nel mondo e l'essere del mondo, in questa preghiera, viene palesata apertamente da Gesù che si accinge a congedarsi dai discepoli e consegnarsi alla croce. "Ecco ora parli apertamente" ecco che in modo chiaro viene aperta la via per giungere a ciò per cui siamo stati creati e voluti: glorificare il Padre ed essere glorificati in Lui, in poche parole Amare e rimanere uniti nell'Amore, pur essendo nel mondo. Ciò che ci distingue è la fede, l'adesione al progetto e ciò che ci rende testimoni è la perseveranza nel testimoniare che viviamo già da ora la "Vita Eterna" perchè conosciamo "l'unico vero Dio" nell'attesa e nella speranza di contemplarne il Volto. "Io vengo a te" e ci lascia aperta la via, anzi la indica perchè nessuno vada perduto, ma glorificato. L'impegno a vivere la Parola equivale ad esserne conformi, solo così sarà possibile compiere l'opera che il Padre ha dato da fare a ciascuno di noi e glorificarlo in terra per essere, poi, accolti e glorificati in cielo, in quel cielo che già viviamo nel mondo rimanendo “fuori dal mondo”.

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