mercoledì 10 febbraio 2010

Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo

Marco 7,14-23

In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».




E' bello immaginare il nostro cuore come quella spiga di grano che cresce sana e dritta anche in mezzo al campo di zizzanie! Sappiamo, anche, che non di sola immaginazione si tratta ma di pura realtà, nella realizzazione e nella creazione dell'uomo Dio ha messo tutta la sua "bontà" e ha donato immensamente all'uomo la capacità e libertà di vivere . Nessuna costrizione ma la grande possibilità di vedere in eterno la vita. Ma allora da dove viene il male? Il male viene dal limite rinoconosciuto della nostra natura fisica e dalla poca voglia di andare oltre il corpo che abbiamo in dotazione; il male proviene dalla sete di potere e dall'assurda impresa di poter divenire immortali nella carne, sostituendoci a Dio! Quando tutto ciò alberga nel nostro cuore sarà difficile tirar fuori opere buone e pure, perchè se dal frutto si riconosce l'albero da un albero insano non potrà mai uscire un frutto sano. Al contrario un cuore totalmente convertito all'Amore darà frutti dell'amore anche se circondato dal male più atroce, anzi la sua opera sarà ancor più grande e brillerà nel buio predominante. "Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro" ma al contrario con la nostra testimonianza discreta, silenziosa e VERA possiamo senza dubbio riuscire a rendere puro quel cuore provato e dominato dalla sfiducia. Non dobbiamo mai perderci d'animo nell'annunciare e la nostra testimonianza non deve mai fermarsi quando vediamo all'orizzonte uno spiraglio di salvezza per ogni fratello disposto a cambiare.

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