lunedì 11 gennaio 2010

Convertitevi e credete nel Vangelo

Marco 1,14-20

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella


...andarono dietro a lui! Sembra così strano, solo ieri abbiamo letto di Gesù che si mette in coda e segue la folla che attendeva il battesimo nel Giordano e già oggi Lui stesso ci invita ad andargli dietro! Un controsenso, di certo non siamo disposti ad accettare un “ultimo” come guida, anzi ci lasciamo spesso ammaliare dalla potenza che di Potere ha ben poco. Solo in Cristo noi abbiamo la certezza, solo in Cristo la Pienezza, perchè in Lui tutto esiste e solo con Lui siamo certi di progredire proseguendo per la giusta via. Ci mostra l'umiltà quale unica arma da portare dietro il nostro cammino, come un bastone che ci aiuterà a salire monti, sopportare vallate e scovare dal nostro vivere tutto ciò di cui abbiamo bisogno in primis il Timore di Dio. Sono certo che se mancava l'umiltà ai quattro "chiamati" non sarebbero di certo divenuti discepoli del Maestro; senza esitazioni abbandonano le reti, il padre, le barche per seguire Colui che ha promesso ben altro, e che convertirà la fatica in Gloria. Cosa ci tiene saldamente ancorati alle nostre fragili certezze? Paura? o semplicemente una fede barcollante e fragile? Chiediamo a Cristo la forza di saper ascoltare la sua voce, srutare oltre il suo sguardo e correre dietro il suo esempio, la sua Croce!

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