venerdì 4 settembre 2009

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno

Luca 5,33-39

In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».


"Il Vecchio è gradevole"; quanto ci costa caro dover abbandonare il vecchio per il nuovo? tanta più fatica quanta la mancanza di fiducia nel Nuovo. Eppure dovremmo averne di fiducia, dopo che abbiamo conosciuto e sperimentato l'immensa bontà di Colui che ci propone questo cambiamento. Gesù ci invita a cambiare ma non lo fa per averne merito o avere successo e fama ma al solo scopo di salvare noi. Mi colpisce l'appunto che fa l'evangelista sulla parabola del vino e degli otri perchè pone tutta la preoccupazione, non al contenuto, ma al contenitore, che potrebbe andare perduto. E i contenitori siamo noi, e tutto opera a favore nostro affinchè nessuno di noi vada perduto e La Novità circoli nel nostro corpo e, nella nostra vita, diventi testimonianza vera. Ecco perchè è impossibile digiunare in presenza dello Sposo, perchè lo Sposo stesso ora si fa artigiano e con maestria modella la nostra anima affinchè diventi un vestito nuovo e un nuovo otre da riempire senza nessun rischio: un cuore libero dal peccato è un cuore sano, senza crepe ne strappi da rattoppare! Solo cosi, con la pienezza e la consapevolezza d'aver realmente conosciuto Cristo e la capacità di vivere il suo messaggio potremo sopravvivere e digiunare con gioia quando "sarà tolto loro", con la speranza di non perderlo mai, ma anzi iniziare ad acquistarlo per l'eternità.

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