giovedì 23 aprile 2009

Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.

Giovanni 3,31-36 -
In quel tempo, Giovanni Battista disse ai suoi discepoli: “Colui che viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Colui che viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio incombe su di lui”.

Noi invece, pur venendo dal cielo mediante il Battesimo, rimaniamo ancora ancorati alle cose della terra, e su di esse poniamo tutta la nostra attenzione e concentrazione cosicché le tenebre, man mano s’impadroniscono del nostro cuore. Ovvio che non basta essere battezzati ma occorre costantemente vivere quel battesimo e quell’unzione che ci ha liberati dalle tenebre e dal peccato, ogni giorno spetta a noi chiedere l’aiuto del padre tramite la figura del Figlio per saper discernere al meglio ciò che è luce con ciò che non lo è. Eppure Cristo ci ha lasciato un chiaro esempio di come sia fattibile la via della salvezza; Lui che è disceso dal cielo per portare la sua testimonianza e proferire le parole del Padre non è stato creduto da chi ha scelto di rimanere adagiato a terra, da chi, pur conoscendo la natura della Sua missione, ha scelto di vivere nelle tenebre pur avendo conosciuto la Luce, di vivere nella bassezza rifiutando d’esser innalzato e dimorare “al di sopra di tutti”. Dio è veritiero e colmo di misericordia infinita, se crediamo in Lui dobbiamo necessariamente riconoscere nel Figlio l’unica via d’accesso, l’unica porta dalla quale passare morendo a noi stessi, e quindi alla terra, per rinascere in Cristo, dall’alto.

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