sabato 7 febbraio 2009

Erano come pecore senza pastore

Marco 6,30-34
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: “Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’”. Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Come sempre, anche stamane, arriva puntuale la risposta viva della Parola. Calza a pennello sul mio stato d'animo che non è per niente sereno..anzi mille pensieri vagano come mosche in una stanza destinate a morire spiattellate sulla superficie di un vetro; e così saranno questi miei pensieri, moriranno col freddo della ma impotenza. Di cosa avrei bisogno? Gesù oggi invita i discepoli in disparte, in un luogo solitario, hanno bisogno di riposare e chi non accetterebbe questo invito. Riposare è piacevole ma quello inteso dal Signore è ben diverso dal riposo che siamo abituati ad intendere noi; Lui non si abbandona su di un comodo divano ne invita a fare altrettanto, il riposo di Gesù è un momento di preghiera, un rigenerare l'anima, un ritrovarsi, rincontrare se stessi per scovare nel profondo del nostro cuore, la Sua presenza. Di questo c'è davvero bisogno, e il luogo solitario è il nostro "intimo", la dove siamo veramente soli, indifesi, la dove convergono paure e ansie, speranze e voglia di continuare, anche quando manca la speranza e siamo davvero stanchi! Signore aiutaci a saperci rialzare sempre.

Nessun commento: