sabato 17 aprile 2010

Videro Gesù che camminava sul mare.

Giovanni 6,16-21


Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.




Quando la vita ti sembra una bella gita in barca e poi devi fare i conti con il vento e le intemperie... è buio!! Si fa molta fatica a remare con il mare agitato e spesso vien voglia di lasciar perdere questa traversata che a tratti sembra assurda, senza senso: ma è la vita!! Non possiamo tirarci indietro e non dobbiamo... se solo ci rendessimo conto di cosa ci aspetta sull'altra sponda! La morte non è la fine della traversata così come non è la fine della nostra vita, perchè sull'altra sponda c'è un amico che ci attende, l'Amico che ha già acceso un fuoco e messo su del buon pesce, lo stesso Amico che ci guida e ci sta accanto anche quando, presi dalla fretta e da tante cose, non lo vediamo o lo scambiano per un fantasma: Lui è con noi. Cammina sopra le acque, al di sopra di ogni preoccupazione, di ogni nostra tristezza, di ogni nostro dolore, ci guida, ci da sollievo, rinfranca la nostra anima e prende in mano un remo affinchè la fatica non ci spiazzi e lo sconforto ci blocchi. Non possiamo affondare, anche se sembra inevitabile con la barca piena d'acqua e non ha più senso remare e faticare, Lui è con noi.. perchè essere paurosi? Prendiamolo in barca, facciamolo salire e solo così molte cose, apparentemente inaccettabili, prendono forma, significato. Con Lui al timone siamo certi di giungere sani e salvi... qualsiasi sia la riva verso la quale siamo diretti....

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