lunedì 1 giugno 2009

Afferrato il figlio prediletto, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna

Marco 12,1-12
In quel tempo, Gesù prese a parlare ai sommi sacerdoti, agli scribi e agli anziani in parabole: “Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano. A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l’erede; su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra. E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. Non avete forse letto questa Scrittura: ‘‘La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri’’?”. Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono.
Il solo lavoro fisico, la forza, non ci da alcun diritto di pretendere un'eredità. Divenire eredi “materiali” significa ancor prima aver avuto accesso ai sentimenti di qualcuno e quindi esser riusciti ad entrare nel suo Cuore aprendo in primis il nostro cuore. Quale migliore eredità è migliore dal glorificare in perfetta unità il lavoro svolto con armonia e condivisione? Evidentemente questi vignaioli non avevano compreso che tutto deve essere svolto per favorire l'interesse del padrone e dopo essere ricompensati; quando si ha fame esagerata di potere, di ricchezze tutto il resto viene eclissato e si entra in uno stato di egoismo che porta a vedere l'Io individuo come unico dio da osannare e da innalzare. Uccidendo il figlio del padrone erano convinti di riuscire ad ereditare tutto, cosi come uccidendo il Figlio del Padre eravamo convinti di riuscire a continuare a vivere la vita di sempre.. ma il progetto del Padre e del padrone sussiste per sempre e la giustizia avrà la meglio. Darà la vigna ad altri e darà il regno dei cielii solo a chi sarà disposto a convertire tutta la propria vita e convergere tutte le forze nell'unico grande lavoro degno delle nostre attenzioni, della nostra costanza, impegno e perseveranza: Glorificare il Padre per essere poi glorificati in Lui e ricompensati.

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