mercoledì 9 giugno 2010

Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.

Matteo 5,17-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».


«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento”. Il pieno compimento della legge di Dio è la consapevolezza che è l’unico dio, il Signore e che non ce n’è altro all’infuori di Lui; glorificare Dio nei fratelli è dare pieno compimento alla Legge e alla Parola dei profeti perché è nei fratelli che bisogna investire quei talenti consegnatici. “Pieno compimento della legge è l'amore” e quale amore potrà mai eguagliare quello di Cristo salito e morto in croce per noi? Fedele al Padre “come olivo verdeggiante nella casa di Dio mi abbandono alla fedeltà di Dio ora e per sempre” non ha desistito mai nel credere, non ha mai dubitato dell’aiuto che viene solo da Dio e si è affidato, fidandosi, fino a compiere e perfezionare la Legge “annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace”. Dall’alto della croce ha “osservato” ed “insegnato” spronando ciascuno di noi a fare altrettanto, ha implorato per noi il perdono e la misericordia perché comprendessimo che per ognuno di noi Cristo si è offerto come sacrificio affinchè nessuno vada perduto ma glorificato. Sia in noi la consapevolezza che “tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose sulla tua parola” ; sia in noi la fede che ci spinga sempre più a chiedere la conversione del cuore “Rispondimi, Signore, rispondimi, e questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il loro cuore!” e ci accompagni sempre la visione della Croce grazie alla quale “con la faccia a terra” possiamo gridare “Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!”

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