martedì 15 giugno 2010

Amate i vostri nemici

Matteo 5,43-48


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».



Dinanzi ad un nemico o ad un persecutore raramente il sorriso invade in nostro viso ma al contrario iniziamo ad imprecare e mormorare “se il Signore è con me perché mi è capitato tutto questo?” . Quando mi trovo davanti una persona pronta a farmi del male mi viene da pensare parecchio perchè vorrei capire l'origine di quel male e magari evitare che tanto odio venga fuori. L'uomo non è stato creato per occuparsi del male ma per elargire bene senza misura ed amare quindi la prima vittima del male stesso non è chi lo riceve ma chi lo fa. E' facile quindi comprendere il perchè sia capitato tutto questo e specialmente a chi crede di avere il Signore "vicino"; un cristiano deve essere pronto a spendersi totalmente per il bene senza guardare in faccia chi lo riceve ma focalizzare l'attenzione solamente all'azione, ben sapendo che il vantaggio guadagnato sarà l'avanzamento di un gradino verso la via della perfezione. "Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" e se ciò ci viene detto da Cristo abbiamo la sicurezza che non di cosa impossibile si tratta, anzi l'unico alibi che tentiamo di far reggere "siamo uomini non santi" lui stesso lo ha fatto crollare abbattendolo con la Croce; se ci vantiamo di chiamare DIO, Padre, dobbiamo necessariamente dargli la possibilità di chiamarci Figli e quindi di esserlo, non tanto teoricamente quanto praticamente, rimanendo saldi in Lui e perfetti nell'amore verso i cattivi e verso i buoni, verso gli ingiusti e verso gli ingiusti.

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