venerdì 20 novembre 2009

Avete fatto della casa di Dio un covo di ladri

Luca 19,45-48

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.



I capi dei sacerdoti e gli scribi rappresentano il lato materiale del nostro essere; essendo fatti di un corpo e di un'anima dobbiamo cercare di dar "retta" ad entrambi gli elementi senza, però, permettere che l'anima perisca proprio perchè non trova nell'habitat "mondo" la sua linfa. In realtà il nostro mondo è fatto solo per il corpo e raramente si riesce a trovare spunti per prenderci cura dell'anima. Bisogna cercarli appositamente e volerli, e pendere da quelle "labbra" che ci invitano all'Ascolto della Verità. E' nella preghiera che si trova l'angolino nascosto da dove iniziare a curare l'anima, nel segreto del cuore il Padre ci ascolta e non lascerà deluse le nostre aspirazioni anzi, farà di certo più di quanto noi siamo capaci a chiedere. Chiediamo mai una cura per la nostra anima? Oppure spesso pretendiamo guarigioni e miracoli del corpo! Signore donaci la capacità di andare oltre, nel rispetto di ciò che ci hai dato, il corpo; sia esso strumento per preservare e custodire il tesoro prezioso che un giorno riporremo tra le tue mani...

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