venerdì 11 dicembre 2009

Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’uomo

Matteo 11,16-19

In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».



" A chi possiamo paragonare questa generazione?" se non a noi stessi, al nostro cuore spesso privo di input e sensazioni? Quante volte Gesù ci passa accanto e nemmeno ci rendiamo conto perchè impegnati a cercarlo chissà in quale angolo del mondo, in quale santuario "alla moda". Per trovare Gesù il primo passo è cercarlo nel cuore, nel nostro intimo e poi testimoniarlo e rendergli lode nei santuari, nelle piazze, per strada. Non c'è vera testimonianza se non si riesce a vivere ciò che si vuol trasmettere perchè si capisce quando la bocca e le parole sono scollegate dal cuore e quindi dalla Sapienza che tutto governa. Gli alberi si riconoscono dai frutti, così noi saremo riconosciuti in base alle opere e non di certo per le parole che riusciamo abilmente a mettere insieme: oltre la forma ci deve essere la sostanza e non c'è sostanza senza Cristo, non c'è Sapienza se non c'è Ascolto. Occorre ammorbidire la corazza che soffoca gli occhi della nostra anima, occorre far pulizia attorno ad essa, estirpare rovi che la rendono immobile e lasciare che spicchi il volo verso la Luce. " ..è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri.(Rm 13, 11-14).

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