martedì 13 gennaio 2009

Gesù insegnava come uno che ha autorità

Marco 1,21-28
In quel tempo, nella città di Cafarnao Gesù, entrato proprio di sabato nella sinagoga, si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: “Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio”. E Gesù lo sgridò: “Taci! Esci da quell’uomo”. E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: “Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!”. La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.


Un nemico lo si riconosce subito, qualcuno che irrompe per annientare i nostri progetti è facile da identificare se si possiede un minimo di intuito. Lo spirito immondo riconosce all’istante Gesù e in Lui l’unica arma per sconfiggere il peccato. Gesù è venuto per rovinare i piani dei malvagi e per annientare tutti quei progetti che hanno come fine e scopo qualcosa di diverso dallo scopo che dovrebbe avere ogni nostra impresa: glorificare il Signore nostro Dio. Ecco che abbatte ogni sicurezza, se necessario fa crollare il nostro mondo per edificare un nuovo mondo, un uomo nuovo che abbia la vittoria sul peccato e sulle tenebre da esso generate “Dio rende vani i disegni dei popoli ma il suo disegno sussiste in eterno”. O Signore tu vuoi il meglio per noi, rovina pure tutto ciò che di sicuro c’è attorno a noi perché la nostra sicurezza non è la Tua, e la nostra volontà non è la Tua volontà, aiutaci ad accettare ogni tua correzione e a saper trovare in essa tutto l’immenso amore che ci ha voluti in vita e tuoi figli

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