martedì 22 luglio 2008

Donna perchè piangi? Chi cerchi?

Giovanni 20,1.11-18
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto”. Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. Essa allora voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbunì!”, che significa: Maestro! Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto.
“Perché piangi, chi cerchi?” quando Gesù mi ha rivolto questa domanda provavo sentimenti simili a quelli di Maria di Magdala, come di sconforto e tristezza per qualcosa che ci è stata tolta, una privazione insopportabile. Cristo è la speranza, è la forza che ci spinge a continuare a vivere anche quando, sembra, che niente vada per il verso giusto c’è Lui a consolare e a dare la spinta, e con il suo Spirito, non ci lascerà mai. Lo ha promesso e, come ogni sua promessa, ha mantenuto quanto annunciato perché ancora oggi , come Maddalena, ci stupiamo e gioiamo ogni volta che lui si manifesta a noi e quando, con amore di padre, ci domanda il perché di tanta tristezza e la causa delle nostre tante lacrime: nessuno potrà portarci via il Nostro Signore, nemmeno la morte, anzi, anche quest’ultima è stata trasformata divenendo porta della vita eterna. Non è nel sepolcro che bisogna cercare Cristo ma è magnifico ritrovarlo ogni istante e ogni volta che Lui ci chiama per nome dobbiamo essere in grado di comprendere il messaggio e la missione che ha predisposto per noi. Come Maddalena anche noi siamo chiamati a gridare al mondo intero che è salito dal Padre suo e Padre nostro, Dio suo e Dio nostro ed annunciare con la nostra vita d’aver visto Cristo divenendo noi stessi sua immagine. Solo così potremo smettere di piangere e di cercare, custodendo nel nostro cuore il Nostro Signore.

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